venerdì, dicembre 30, 2005

Leverano sigla un protocollo d'intesa con la municipalità moldava di Leova

Il Comune di Leverano è da pochi giorni legato a Leova, municipalità moldava, per mezzo di un protocollo d'intesa che ha la finalità di promuovere i rapporti economici e culturali fra queste due realtà. Con il protocollo, voluto dal sindaco Cosimo durante, assessore provinciale alle politiche comunitarie, le parti si sono impegnate ad istituire rapporti stabili "nell'interesse della pace, della cooperazione e della comprensione reciproca", nell'intento di "affermare - come recita il documento - la volontà s sviluppare le relazioni di collaborazione nel campo della cultura, dell'educazione, degli scambi commerciali e del turismo". stevenapples@libero.it

giovedì, dicembre 29, 2005

Rifugiati, in Italia la politica è lo sgombero

Più case per tutti Nella notte tra il 15 e il 16 di novembre una comunità di circa 300 persone composta per la maggior parte da rifugiati politici eritrei, sudanesi e somali, ha occupato uno stabile in via lecco 9. Questa occupazione e' nata dalla volonta' di persone in possesso di regolare permesso di soggiorno per motivi umanitari, di vedere riconosciuti i propri diritti rimasti finora solo sulla carta. Gli occupanti hanno chiesto una soluzione definitiva al problema abitativo che permetta loro di condurre una vita dignitosa, lontano dal degrado e dalla precarietà conosciuti finora; un problema sentito da molti e ormai non più rimandabile: comunità di migranti, giovani, famiglie a reddito di sopravvivenza aspettano da anni che vengano proposte delle soluzioni a un fenomeno che è in espansione e che non si può affrontare rimandando all'infinito interventi sociali. Il comune non ha perso tempo e in una seduta straordinaria ha votato con una maggioranza trasversale una delibera che ha imposto alla prefettura l'immediato sgombero dell'edificio, abbandonato da più di 10 anni. Ancora una volta una situazione umanitaria gestita come un problema di ordine pubblico. Solamente dopo la decisione della prefettura di rimandare lo sgombero a data da destinarsi, il comune aveva accettato di aprire una trattativa, rimanendo però su posizioni molto distanti da quelle che sono le richieste degli occupanti e continuando d'altro canto a spingere per lo sgombero. Il 27 Dicembre lo stabile di Via Lecco e' stato sgomberato. Dopo aver passato una notte all'addiaccio, i migranti sono stati portati via dal presidio fuori lo stabile e "temporaneamente" trasferiti in container (tra l'altro insufficienti per capienza), ma non smettono di rivendicare un posto dignitoso in cui vivere. http://italy.indymedia.org/archives/display_by_id.php?feature_id=2593

martedì, dicembre 27, 2005

Domenica 1 Gennaio il Capodanno dei Popoli e della Pace

Giunge alla sua XVI edizione il Capodanno dei Popoli e della Pace organizzato dalla Provincia di Lecce che quest'anno si arricchisce con un'offerta che spazia dal campo culinario, con la gastronomia offerta da dieci comunità nazionali, con una serie di performance teatrali e musicali e con proiezioni cinematografiche e documentari proposti dalle associazioni Arci Zei e Tzichì Onlus. La novità di questo evento, però, è il debutto dell'Orchestra Multiculturale della Provincia di Lecce, diretta dal maestro Admir Shkurtaj, di origine albanese, e composta da sedici elementi che provengono da Senegal, Cuba, Albania, Ecuador, Italia, Kenia, Marocco e Sri-Lanka. "Lei non è del Castello, lei non è del paese, lei non è nulla. Eppure anche lei è qualcosa, sventuratamente, è un forestiero! Uno che è sempre di troppo e sempre fra i piedi, uno che vi procura un mucchio di grattacapi, che vi costringe a sloggiare le fantesche, che non si sa quali intenzioni abbia". (F. Kafka, Il Castello) Questa edizione del Capodanno dei Popoli e della Pace è un'importante occasione per rilanciare con forza l'appello per il diritto di voto agli stranieri che vivono nel territorio italiano. In molti Paesi europei (Belgio, Danimarca, Olanda, Spagna e Svezia) questo diritto è già garantito. Il voto, la più alta espressione della vita democratica, viene oggi negato agli immigrati in Italia, persino a chi, pur non avendo la cittadinanza, vive e lavora in questo Paese ormai da molti anni. Da parte delle comunità di stranieri che vivono nella provincia di Lecce auguri di buon anno.

AUGURI DAI CURDI IN ITALIA

venerdì, dicembre 16, 2005

ESPORTAZIONE SENZA FILTRO

ESPORTAZIONE SENZA FILTRO

Albanesi: uno su cinque è emigrato

Ricerca dello IOM di Manjola Golashi ROMA - I cittadini albanesi che negli ultimi quindici anni hanno lasciato il loro paese per cercare lavoro e fortuna in altre parti del mondo compongono il 20 per cento dell'intera popolazione dell'Albania. Sono giovani, lavorano principalmente nell'edilizia e nel settore dei servizi, hanno la tendenza a risparmiare e con i soldi che inviano ai famigliari in patria costituiscono uno dei pilastri pi� importanti dell?economia albanese. leggi tutto su http://www.emigrazione-notizie.org

giovedì, dicembre 15, 2005

Diritto di voto agli stranieri, mobilitazione dell'Anci

di Anelise Sanchez Anche l'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) si mobilita per dare una risposta concreta ad una delle principali esigenze degli immigrati, ovvero il diritto di partecipazione alla vita pubblica italiana. Il Consiglio nazionale dell'associazione ha infatti approvato un progetto di legge ordinaria che prevede l'attribuzione dell'elettorato attivo e passivo agli stranieri non comunitari e il loro effettivo coinvolgimento nella vita pubblica degli enti locali (Regioni, Province, Comuni). leggi tutto su http://www.emigrazione-notizie.org

21 DICEMBRE....

Il 21 dicembre ISTANBUL CAFE' DI Squinzano (Le) ESPORTAZIONE SENZA FILTRO e GREENPEACE presentano: FESTA D'ESPORTAZIONE!!! selezioni musicali a cura di : Siffiero.selecter (reggae funk soul); Iumbe (ska selection); Mei Wenti Sound (rootical vibes). vi aspettiamo numerosi...

Il decreto Pisanu bocciato in Europa

Il pacchetto anti-terrorismo messo appunto dal ministro Pisanu non garantisce il rispetto dei diritti umani. Per questo il Consiglio d'Europa invita le autorità italiane a "rivederlo rapidamente".(...) Tre aspetti del provvedimento approvato sono del tutto inaccettabili per il Consiglio: l'impossibilità di incontrare un avvocato subito dopo l'arresto, la scelta delle "espulsioni preventive"gestita in toto dal Viminale, la mancanza di qualsiasi tutela per gli espulsi una volta rientrati nei paesi di destinazione (dove tortura e trattamenti inumani sono all'ordine del giorno). (...) E' un surrogato di giustizia inaccettabile in Europa e per di più giudicato "inefficace nella lotta al terrorismo". Contro il quale "è fondamentale -si legge nel rapporto- che si privilegi il perseguimento penale dei terroristi e non il loro rinvio verso un altro paese". Gil Robles (commissario europeo per i diritti umani ) è perentorio:"La lotta al terrorismo non deve avvenire a scapito di principi quali la democrazia e il rispetto dei diritti umani". da "Il Manifesto" di oggi piemaruc@katamail.com

martedì, dicembre 13, 2005

10 sindaci turchi in visita a Lecce

E' stata accolta oggi a Palazzo Carafa dal vicesindaco di Lecce Paolo Perrone la delegazione turca in visita ufficiale in Puglia. Presenti all'incontro di questa mattina oltre alle cariche istituziinali della provincia jonico-salentina, anche i rappresentanti di Assindustria e Camera di Cammeercio. L'iniziativa rientra in un più ampio progetto promosso dall'assessorato regionale al Mediterraneo e dall'Associazione italo turca volto a intesificare gli scambi economici e culturali tra i due paesi. La delegazione ha incontrato nel pomeriggioa il rettore dell'Università di Lecce Oronzo Limone e il pesidente della Camera di Commercio di Lecce Alfredo Prete. xx_paola@yahoo.it

domenica, dicembre 11, 2005

Italiani d'esportazione

Francia Le Puy en Velay 1930 circa Muratori italiani durante i lavori di costruzione di un ospedale l'intera galleria su http://www.filef.org

martedì, dicembre 06, 2005

J'accuse

PARIGI Ormai è passato un po' di tempo da quando il fuoco delle banlieu scaldava le notti parigine, e le polemiche si sono assopite. Intanto alcuni dicevano che le nostre sono le periferie peggiori d'europa e che la situazione parigina non tarderà ad arrivare anche in Italia: francamente non si sa di cosa sta parlando. Il mio modesto j'accuse alla Francia è che l'uguaglianza, la fratellanza e la libertà sono solo nelle ipocrite parole dei politici francesi e nelle scritte che campeggiano sui licei d'otralpe: egualitè, libertè, fraternitè. Purtroppo la realtà di una società elitaria, che non integra i figli di un colonialismo che non ha più colonie ma ha ancora colonizzati. Racconto solo due storie reali di esperienze di concreta disIntegrazione. Hocine, 27 anni, kabile, algerino, a scuola laggiù ha imparato insieme francese e arabo, in televisione lì si vedono i canali francesi. 6 anni di studi superiori in Francia. Voleva diventare responsabile qualità nell'industria alimentare. Per avere il permesso di soggiorno, devi lavorare, giustamente,però:per lavorare non ti basta un lavoro qualsiasi ma devi averne uno nel settore nel quale hai fatto i tuoi studi,il tuo stipendio non dev'essere inferiore ad un certo valore che la legge e(non il mercato) ha stabilito essere il giusto, il datore di lavoro deve dimostrare che il lavoro che offre è stato invano prima offerto ai francesi, cioè per almeno 1/2 mesi stato pubblicato dall'ANPE ( il collocamento francese) e che nessuno vi ha risposto, dimostrazione che Hocine è indispensabile a quel lavoro.Conclusione: Hocine non è più qui, è in Canada: gli danno 400 dollari canadesi al mese per i primi 6 mesi, come aiuto nel processo di integrazione, dopo una selezione rigorosissima. La Francia delle fac e delle ecoles de commerce di un sistema chiuso e stupido per il quale se nasci in una periferia non potrai mai andare al liceo Henry 4 (devi risiedere nello stesso quartiere) che si trova nel centro di Parigi, allora non potrai frequentare una classe preparatoire rinomata ( non hai credenziali nè i soldi delle rette), quindi non potrai entrare nelle "mitiche" ecoles de commerce e sarai dirottato nelle sfigate "fac". Come Destin, 26 anni figlio di senegalesi immigrati qui 30 anni fa. La Francia dell 11% di disoccupati, parigi più del 13. E ieri sera al mezzanino dell'Alcazar, uno dei mitici bar rive gauche dove la gioventu'bobo e branche della parigi bene, beveva tranquilla e allegra, quasi tutti bianchi, intanto 10 minuti di scooter a nord, la piazza della repubblique le prime macchine bruciano. La Bastille non lontana. Saluti giuseppe fanigliulo --- francescosemple@hotmail.com