martedì, dicembre 27, 2005

Domenica 1 Gennaio il Capodanno dei Popoli e della Pace

Giunge alla sua XVI edizione il Capodanno dei Popoli e della Pace organizzato dalla Provincia di Lecce che quest'anno si arricchisce con un'offerta che spazia dal campo culinario, con la gastronomia offerta da dieci comunità nazionali, con una serie di performance teatrali e musicali e con proiezioni cinematografiche e documentari proposti dalle associazioni Arci Zei e Tzichì Onlus. La novità di questo evento, però, è il debutto dell'Orchestra Multiculturale della Provincia di Lecce, diretta dal maestro Admir Shkurtaj, di origine albanese, e composta da sedici elementi che provengono da Senegal, Cuba, Albania, Ecuador, Italia, Kenia, Marocco e Sri-Lanka. "Lei non è del Castello, lei non è del paese, lei non è nulla. Eppure anche lei è qualcosa, sventuratamente, è un forestiero! Uno che è sempre di troppo e sempre fra i piedi, uno che vi procura un mucchio di grattacapi, che vi costringe a sloggiare le fantesche, che non si sa quali intenzioni abbia". (F. Kafka, Il Castello) Questa edizione del Capodanno dei Popoli e della Pace è un'importante occasione per rilanciare con forza l'appello per il diritto di voto agli stranieri che vivono nel territorio italiano. In molti Paesi europei (Belgio, Danimarca, Olanda, Spagna e Svezia) questo diritto è già garantito. Il voto, la più alta espressione della vita democratica, viene oggi negato agli immigrati in Italia, persino a chi, pur non avendo la cittadinanza, vive e lavora in questo Paese ormai da molti anni. Da parte delle comunità di stranieri che vivono nella provincia di Lecce auguri di buon anno.

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