sabato, novembre 11, 2006

Reduci di guerra, un'associazione per le vittime dell'uranio impoverito

Lo “Sportello dei Diritti” della Provincia di Lecce su segnalazione di alcuni reduci dalle missioni internazionali informa la cittadinanza che sta per essere costituita l’Associazione dei “Reduci delle missioni internazionali e dei militari affetti da patologie croniche per causa di servizio” Lo “Sportello dei Diritti” della Provincia di Lecce ha ricevuto alcune segnalazioni da parte di alcuni ex-soldati impiegati in missione di pace all’estero al seguito dei nostri contingenti e che sono risultati, anche dopo brevi lassi di tempo, affetti da patologie croniche anche di particolare gravità ed in particolare linfomi di Hodgkin e altre forme di cancro. Si è conclusa nel marzo di questo anno la “COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA SUI CASI DI MORTE E GRAVI MALATTIE CHE HANNO COLPITO IL PERSONALE MILITARE ITALIANO IMPIEGATO NELLE MISSIONI INTERNAZIONALI DI PACE, SULLE CONDIZIONI DELLA CONSERVAZIONE E SULL’EVENTUALE UTILIZZO DI URANIO IMPOVERITO NELLE ESERCITAZIONI MILITARI SUL TERRITORIO NAZIONALE” senza aver dato risposte definitive ai militari ammalati e alle famiglie degli stessi sull’incidenza effettiva dell’esposizione a particolari agenti ionizzanti ed in particolare al cosiddetto uranio impoverito o alle nanoparticelle inorganiche, anche sul territorio nazionale, come cause di gravi danni alla salute. La Commissione afferma in particolare che “dalle risultanze delle audizioni svolte, ed anche dalle verifiche e dalle testimonianze raccolte durante la missione nei Balcani, non sono emersi elementi che consentano di affermare che le patologie in questione siano da attribuire ad effetti tossicologici o radiologici derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti o alla contaminazione chimica dovuta a questo tipo di munizionamento”. Sta di fatto, però, che la stessa Commissione ha rilevato che anche sul territorio nazionale vi sia la non remota possibilità, da parte dei militari impegnati in esercitazioni, di un aumento dell’incidenza dell’esposizioni alle nanoparticelle o nanopolveri inorganiche (non necessariamente contenenti uranio), indipendentemente dalla loro tossicità, come possibili cause delle patologie ed a concluso che “alla luce dell’attività espletata dalla Commissione, appare verosimile che almeno una parte dei casi di gravi malattie insorte durante o dopo l’impiego nell’ambito di missioni internazionali di pace siano correlabili all’esposizione a fattori chimici, tossici o radiologici presenti in loco”. Ecco perché su proposta di alcuni ex-militari si sta costituendo l’”Associazione dei Reduci delle missioni internazionali e dei Militari affetti da patologie croniche per cause di servizio” al fine di garantire maggiori tutele anche in termini di giusti ed equi indennizzi ai militari ed ai familiari coinvolti, ed al fine di ridurre, tramite l’introduzione generalizzata di misure e di maggiori standard di sicurezza, l’insorgere di tali gravi patologie nel personale militare impegnato in servizio sul territorio nazionale e nelle missioni internazionali. Per informazioni, gli interessati possono rivolgersi allo “Sportello dei Diritti” della Provincia di Lecce, viale Marche n. 17 – 73100 Lecce – Tel 0832/342703 dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle 12.30. Lecce, 08 novembre 2006
L’Assessore al “Mediterraneo” con delega allo “Sportello dei Diritti” Carlo Madaro

Critical mass a Lecce

Tutti in bici per tutelare i diritti del ciclista! Una critical mass per far sentire la voce di cittadini e associazioni che reclamano il diritto alla mobilità alternativa e sostenibile. Giovedì 23 Novembre ore 16:00 v. UmbertoI (di fronte alla basilica di S.Croce) --------------------------------------------------------------- Cos'è una critical mass? E’ un semplice appuntamento di ciclisti che casualmente si ritrovano a percorrere tutti la stessa strada, magari lentamente... magari al centro della carreggiata... in una via solitamente trafficata... all’ora di punta... (...)la dimostrazione pratica e reale di come un’altra citta’ sia possibile, bella e divertente. Il ciclista urbano e' per sua natura un inventore... di un nuovo equilibrio che rimettera' in marcia la citta. E’ un nuovo modo di vivere nelle nostre citta’ inquinate. Perché una critical mass a Lecce? Il rapporto sull'ecosistema urbano 2006 di Legambiente - Sole 24 Ore assegna a Lecce il 14o posto sui 103 capoluoghi italiani per presenza di piste ciclabili, MA DOVE SONO QUESTE PISTE? Dappertutto, potremmo rispondere, tranne che in città. In questi giorni l'amministrazione comunale di Lecce distribuisce materiale informativo sul quale vanta la realizzazione di una rete ciclabile coerente, da integrare ed ampliare con l'utilizzo di fondi P.O.R. La rete attualmente percorre zone estranee alla città, come ad esempio la strada di S. Cataldo o il parco di Rauccio. I fondi in arrivo porteranno alla semplice aggiunta di segnaletica apposita e a limiti di sicurezza che dovrebbero permettere la viabilità SULLA NORMALE RETE DI VIABILITA' URBANA.
fonte: associazione culturale Culturambiente