lunedì, marzo 27, 2006

RIMANDATA AL 6 APRILE LA SERATA ALLO SKETCH

LA SERATA DEL 30 MARZO "ED E' SUBITO SIRIA" IN PROGRAMMA ALLO SKETCH E' STATA RIMANDATA AL 6 APRILE PER MOTIVI NON DIPENDENTI DALLA NOSTRA VOLONTA'. CI SCUSIAMO PER L'INCONVENIENTE.

venerdì, marzo 24, 2006

Giovedì d'esportazione allo Sketch

venerdì, marzo 17, 2006

PETIZIONE POPOLARE

Alle Amministrazioni locali
Premesso che: La mancanza di spazi pubblici dedicati alla società civile è avvertita in modo sempre crescente dai cittadini leccesi e anche dagli stranieri che popolano il nostro territorio, ma in modo particolare dai giovani; che il proliferare di grandi e piccole associazioni culturali in questa provincia evidenzia il bisogno di recuperare la dimensione sociale della vita quotidiana; che l’art.3 della Costituzione della Repubblica italiana stabilisce che “è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Pasese”; che il presidente della Provincia di Lecce Giovanni Pellegrino ha indicato nella scarsa progettualità e spirito propositivo da parte dei cittadini la causa di una “debolezza” della società salentina
Chiediamo
che gli Enti locali concedano, a Lecce, uno spazio pubblico in comodato d’uso aperto a tutte le associazioni attive sul territorio al fine di creare un centro culturale polivalente che sia, non occasionalmente, ma in modo stabile, un punto di riferimento per i cittadini di Lecce e provincia, dove dare libero sfogo alle espressioni artistiche e gli impulsi creativi provenienti dalla società civile. Il centro sarà allo stesso tempo luogo d’incontro in grado si stimolare il dibattito pubblico su temi locali e globali e laboratorio artistico, musicale e culturale che le associazioni e i cittadini potranno utilizzare al fine di sviluppare progetti comuni e partecipare in questo modo alla crescita civile del Salento.
Lecce, giovedì 16 Marzo 2006
Associazione culturale Esportazione senza filtro (prima firmataria) (per aderire alla petizione inserisci il tuo nome, data di nascita e Comune di residenza nello spazio "comments" di questo post)

martedì, marzo 14, 2006

Peculato: assolto don Cesare Lodeserto

da "La Gazzetta del Mezzogiorno" LECCE - «Il fatto non sussiste». Dopo due sentenze di condanna in primo grado e un arresto in tre diversi procedimenti, arriva la prima assoluzione con formula piena per don Cesare Lodeserto, l’ex direttore del centro di accoglienza «Regina Pacis» di San Foca di Melendugno (Lecce) ed ex segretario personale dell’arcivescovo di Lecce, mons.Cosmo Francesco Ruppi. Oggi i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Lecce hanno assolto Lodeserto dall’accusa di peculato per la quale il pm inquirente, Imerio Tramis, aveva chiesto la condanna a quattro anni e mezzo di reclusione. Il sacerdote, nella sua qualità di direttore del Regina Pacis, era accusato, assieme allo zio Renato Lodeserto, ex sottufficiale della Guardia di finanza, di aver distratto su conti privati, nel corso degli anni, circa 2 miliardi di lire che erano destinati al centro di accoglienza. Anche Renato Lodeserto (frattanto deceduto) è stato assolto con la stessa formula. La sentenza è stata accolta con entusiasmo dal sacerdote che ha espresso «gratitudine per il giudizio sereno dei giudici». Gioisce anche mons.Ruppi, secondo il quale oggi «vediamo finalmente ristabilita, sia pure in parte, la onorabilità di un sacerdote che tanto ha dato alla accoglienza, alla carità, alla chiesa e alla società salentina». Secondo l’accusa, don Cesare, proprio in qualità di direttore del centro di accoglienza, doveva essere considerato a tutti gli effetti incaricato di pubblico servizio. Quindi, doveva essere ritenuto colpevole di peculato perchè i finanziamenti destinati agli immigrati non sono altro che vere e proprie elargizioni pubbliche, sottoposte come tali ad una precisa utilizzazione e all’obbligo di rendiconto. Diversa l’impostazione della difesa che si è sempre battuta per l’insussistenza del reato perchè, in base ad un accordo di natura assolutamente privatistico tra la prefettura e l’ arcidiocesi di Lecce, il Regina Pacis non aveva l’obbligo di rendicontare le somme. Dalla lettura del dispositivo della sentenza pare che quest’ultima tesi abbia prevalso. Nell’ambito dell’inchiesta, conclusasi oggi con l’ assoluzione, nell’agosto 2001 la Procura di Lecce dispose il sequestro di 700 milioni di lire di fondi intestati a don Cesare e allo zio ritenendo che fossero stati distratti. Il provvedimento venne annullato prima dal Tribunale del Riesame e poi dalla Cassazione che ritennero lecita l’utilizzazione del denaro. Nell’inchiesta fu anche coinvolto, nel settembre 2002, l’arcivescovo di Lecce, mons.Ruppi, la cui posizione fu archiviata nell’ottobre 2004. Per quanto riguarda invece le due condannane inflitte a don Cesare, la prima (del 24 maggio 2005) ad otto mesi di reclusione fa riferimento ad una presunta simulazione di reato compiuta dal sacerdote, nel 2001, mentre stava per essergli revocata la scorta. Secondo l’accusa, Lodeserto inviò (o si fece inviare) sul proprio telefono cellulare un sms contenente minacce di morte: ottenne così la conferma della protezione. L’altra (a 16 mesi per lesioni personali, violenza privata e omissione di intervento per impedire i maltrattamenti) fu inflitta il 22 luglio del 2005 per i tafferugli avvenuti il 22 novembre 2002 durante un maxitentativo di fuga dal Regina Pacis da parte di immigrati sfociato in scontri con i carabinieri. Tutti e tre i procedimenti sollevarono aspre polemiche nell’opinione pubblica, ma i riflettori sull’operato del sacerdote si accesero inesorabilmente l’11 marzo 2005 quando don Cesare fu arrestato nell’ambito di un altro procedimento relativo a presunti abusi compiuti nella gestione del Regina Pacis. Per questi il sacerdote è accusato di abuso dei mezzi di correzione, sequestro di persona, calunnia e minaccia volta a commettere reato. 13/3/2006

lunedì, marzo 13, 2006

A Roma per chiedere ancora il ritiro delle truppe dall'Iraq nel 3° anniversario dall'attacco

Si sta organizzando almeno un pulman (forse due) per recarsi alla manifestazione nazionale a Roma del 18 marzo prossimo, giornata internazionale di mobilitazione contro la guerra nel 3° anniversario dell’attacco all’Iraq, per politiche di pace, per il ritiro delle trupppe italiane.

Il riferimento per chi vuole prenotare per Roma a 10 euro ciascuno :

Matteo Pagliara

cell. 347-6919619

e-mail: oettam3891@hotmail.com

Partenza da Foro Boario alle 23,00 del 17 marzo sera venerdì e rientro la sera stessa di sabato 18 marzo, dopo la manifestazione e i concerti musicali.

Il sito della organizzazione nazionale con la piattaforma e tutte le adesioni è:

www.18marzo.unmondo.diverso.it/

Silverio Tomeo

Comitato territoriale ARCI Lecce

Lecce come il set del Grande Fratello. Intervento di Madaro

Il nostro capoluogo è diventato un set da Grande fratello. Banche e supermarket, condomini videotelefonini ecc. Ed adesso anche l’Amministrazione Comunale. Anche lo “Sportello dei Diritti” della Provincia di Lecce la cui delega è stata assegnata all’assessore al Mediterraneo Carlo Madaro si unisce al coro di voci che hanno lanciato l'allarme contro i tecno-spioni del nuovo millennio e gli annessi problemi di privacy. La videosorveglianza è una delle caratteristiche delle nostre organizzazioni sociali: siamo tutti, almeno potenzialmente controllabili, ed ora anche i varchi di accesso al centro storico sono sorvegliati con l’installazione di telecamere perennemente accese e barriere automatiche di ingresso. Lo Sportello - anche se il Comune non dovesse fare l’auspicato passo indietro come fece a suo tempo il Comune di Bari - vigilerà affinché siano rispettate le normative in materia e alcuni principi etici irrinunciabili quali il criterio della proporzionalità nell' uso della telecamera, appariscente o nascosta che sia: solo le "immagini indispensabili" potranno essere riprese mentre gli ingrandimenti saranno vietati. L’accesso e il trattamento alle immagini deve essere tale che non si possano generare abusi. Inoltre, le telecamere dovranno registrare il numero di targa ma non chi sta nell'auto. Altro punto: il cittadino deve conoscere se ci sono dati sul suo conto, come sono stati raccolti e se lo chiede, avrà il diritto alla cancellazione; le informazioni non potranno essere usate per finalità diverse da quelle previste. La nostra sicurezza è un bene primario e va tutelata ma non restringendo un bene di altrettanto valore primario quale la libertà. Da non sottovalutare è il problema dell’immagine della nostra cittadina al cospetto dei turisti: un centro storico con barriere che permettano l’accesso videosorvegliato da potenti telecamere, contribuirebbe a far assumere quell’habitus di città potenzialmente a rischio delinquenza, con probabili ricadute in termini turistici. Crediamo con fermezza che l’amministrazione comunale avrebbe potuto trovare soluzioni ben più efficaci in termini di sicurezza e meno esose per le casse comunali, al problema della circolazione nel nostro meraviglioso centro storico e della sua tutela: una maggiore vigilanza e presenza di agenti del corpo di Polizia Municipale. In secondo luogo non è stato chiarito come verranno utilizzate le telecamere e le barriere in situazioni di necessità o quando ad attraversarle (sempre che sia possibile) saranno soggetti diversamente abili. In ogni caso lo “Sportello dei Diritti” sarà pronto ad accogliere i reclami dei soggetti lesi da questa nuova formula di compressione del diritto alla libertà e alla privacy. Lecce, 13 marzo 2006 L’Assessore al “Mediterraneo” con delega allo “Sportello dei Diritti” CARLO MADARO

A Galatina una serata di cinema, letteratura e informazione

Venerdì 31 marzo, alle ore 20,30, presso la sala Gaetano Pollio (di fronte Chiesa San Biagio a Galatina), l’Associaizone socio-culturale “Il Megafono” organizza una serata interamente dedicata al tema del lavoro precario. L’intento della manifestazione è quello di affrontare questo delicato tema, che coinvolge soprattutto le giovani generazioni, attraverso punti di vista insoliti: il cinema, la letteratura e l’informazione. Ad aprire la serata, un reading letterario con Dario Goffredo, Dario Quarta e Mauro Scarpa - tra gli autori del libro Tu quando scadi? (Manni Editori) - che racconteranno la realtà del precariato attraverso le loro personali storie con un registro ironico ma al tempo stesso amaro. Seguirà l’intervento di Michele Frascaro - giornalista del mensile di controinformazione “L’imPAZiente” - sulla crisi del mondo del lavoro nel Salento. Chiuderà la manifestazione il lungometraggio Il vangelo secondo Precario Con l’intervento del regista Stefano Obino

venerdì, marzo 10, 2006

Corso di formazione professionale mediatore interculturale riservato ad immigrati e rifugiati

Comune di Tuglie (Provincia di Lecce) Programma Operativo Regionale Regione Puglia 2000/2006 Asse III - Misura 3.4 - Azione A) "Inserimento e reinserimento lavorativo di gruppi svantaggiati" "MEDIATORE INTERCULTURALE" Corso di Formazione Professionale riservato ad immigrati e rifugiati Il corso di Mediazione Linguistica Culturale tende alla formazione di una figura professionale che sia in grado di informare, orientare ed accompagnare gli stranieri immigrati presenti nel nostro Paese; figura ponte fra società di accoglienza e identità di provenienza. Il percorso formativo fornisce all’allievo elementi necessari per la promozione dell’integrazione delle popolazioni delle diverse etnie presenti sul territorio. Sede di svolgimento: Comune di TugliePeriodo di svolgimento: aprile – dicembre 2006Durata: 1.200 oreModalità: Formazione in aula e stageRequisiti di accesso:- età compresa tra i 18 e i 50 anni; - possesso di diploma di Scuola Media Superiore o titolo simile e/o equivalente; - residenza e/o domicilio in Italia;- possesso di regolare permesso di soggiorno.Altre Informazioni:- stage finale presso strutture qualificate;- attestato di qualifica rilasciato dalla Regione Puglia;- indennità di frequenza oraria di € 1,50; - agevolazioni per raggiungere la sede del corso. Infoline: 0833/598281 (dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00) E-mail: mediatoreinterculturale@comune.tuglie.le.it L'Assessore ai Servizi Sociali Sig. Antonio Barone Il Sindaco Prof. Daniele Ria

mercoledì, marzo 08, 2006

LA TURCHIA E LA CARTA DEMOCRATICA EUROPEA

Le Madri della Pace e tutti i movimenti democratici turchi e curdi hanno fortemente sostenuto l´entrata della Turchia in Europa. Hanno sperato e voluto credere che la possibile entrata in Europa portasse la Turchia ad attuare serie riforme nel campo del rispetto dei diritti umani e civili. Così non è e ancora una volta la carta democratica europea, con il silenzio pieno di responsabilità dell'Europa politica sulle palesi violazioni, continua essa stessa ad essere violata. L´11 febbraio di quest´anno si è svolta a Strasburgo una straordinaria manifestazione con 40000 curdi e curde della diaspora. Luisa Morgantini dell'europarlamento era con loro. Perché solo lei? Perché tanta resistenza a scrivere nell´agenda della democrazia e della libertà le richieste di giustizia, rispetto e libertà di donne e uomini del Kurdistan: Nessuno ha parlato di loro, e nessuno probabilmente parlerà delle Madri della Pace di Diyarbakir che continuano a rimanere in carcere.

lunedì, marzo 06, 2006

Dietro le unghie

sabato, marzo 04, 2006

8 Marzo 2006

giovedì, marzo 02, 2006

Progetto Bolla

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